La mattina del 23 Febbraio mi sveglio presto perché devo andare a Pisa a fare un esame ma mi accorgo subito di non sentirmi tanto bene.
Infatti quando nel pomeriggio torno a Pistoia mi misuro la febbre e il termometro segna 38,3.
Andata
Per fortuna avevo già preparato le valigie il giorno prima così me ne sto un po' svaccato sul divano mentre comincia a venirmi un po' di mal di gola.
Beh, le 19 ore di treno e le 5 di sosta a Vienna non sono certo la migliore medicina.
All'ora della partenza, mio zio accompagna me e mio padre alla stazione di Pistoia dove prendiamo un treno che forse un po' troppo in anticipo ci porta a Firenze.
Il viaggio verso Vienna ha inizio alle 21:49 da Firenze Santa Maria Novella.
Grazie alla tariffa smart abbiamo pagato solo 58 euro in due. I vagoni del treno sono austriaci, nuovissimi e piuttosto belli.
Dividiamo lo scompartimento con un veneziano che ha perso la freccia rossa da Roma e che cerca di attaccarmi bottone, ma io purtroppo mi sento troppo male e mi addormento fino a Padova dove salirà una ragazza anche lei diretta a Vienna piena zeppa di bagagli.
Arriviamo in perfetto orario a Mestre, salutiamo il nostro compagno di viaggio che ci accompagnava da Firenze e acquistiamo due pakistani o simili diretti a Villach.
Non riesco più a dormire e allora cerco di rilassarmi guardando fuori dal finestrino mentre il mal di gola comincia a farsi sempre più forte tant'è che per inghiottire vedo le stelle.
Meno male avevo con me un po' di antibiotici. Nonostante stessi male, arrivati a Tarvisio Boscoverde scendo per fare un po' di foto alle montagne di neve che ci sono in stazione e alla locomotiva rossa delle ferrovie austriache che prende il posto di quella bianca di Trenitalia.
Arrivati a Villach rimaniamo in tre nel nostro scompartimento da sei, quindi riesco a dormire molto bene; infatti mi sveglio vicino a Vienna impaurito perché, grazie ai movimenti del treno, mi stavo sognando di essere a letto con il terremoto.
Siamo arrivati a Vienna alle 8:34 in perfetto orario, dopo 11 ore di viaggio. Io sono distrutto dal mal di gola, la febbre forse non ce l'ho più, mentre mio padre è fresco come una rosa, buon per lui.
Per prima cosa andiamo subito alla biglietteria dove per 115 euro compriamo due biglietti per il treno che fra 5 ore sarebbe partito per Varsavia.
Abbiamo qualche ora da passare nella capitale austriaca. Mio padre prima della partenza aveva bazzicato su internet per cercare come andare in centro (la stazione di Wien Meidling è a Sud) e si era stampato orari dei mezzi pubblici per riuscire a visitare più cose possibili.
Riusciamo a vedere parecchio utilizzando come base Stephansplatz. Nel frattempo compriamo un po' di souvenir e torniamo alla stazione perché non ce la faccio più dalla debolezza.
Ci riposiamo un po' nella sala d'attesa e poi alle 13:33 il nostro treno per Varsavia parte puntuale. Dopo poco che siamo partiti, per fare già immergere mio padre nel "mondo" polacco, andiamo a mangiare dei buoni pierogi al vagone ristorante a soli 4 euro a testa.
Purtroppo non me li gusto a pieno perché ad ogni boccone mandato in gola muoio di dolore! Per un bel po' del viaggio siamo soli nello scompartimento, riusciamo a dormire e mio padre non può evitare di scattare qualche foto alle stazioni che attraversiamo fra Austria, Rep. Ceca e Polonia.
Arrivati in Polonia il treno comincia a riempirsi sempre di più e purtroppo il nostro scompartimento si riempe con un gigantesco polacco e la propria moglie, mentre a Katowice entrano due bambine russe, i quali genitori pensano bene di parcheggiare da noi.
Il viaggio con loro è veramente una tortura: urlano, scherzano e cantano fino a Varsavia...scambiandomi tra l'altro per un albanese (nonostante avessi addosso la tuta dell'associazione italiana arbitri di Pistoia con un grande scudetto italiano della FIGC).
Mio padre, nonostante tutto, riesce a dormire e comincia ad accusare la stanchezza; infatti quando dal finestrino mi accorgo di essere passati dalla stazione di Milanówek a 31 Km da Varsavia trovo difficoltà a svegliarlo tant'è che il mio vicino di posto quasi si impaurisce perché lo crede morto.
Alle 21:24 siamo Warszawa Centralna!!
Ritorno
Alle 6:45 del 4 Marzo riprendiamo il nostro viaggio da Warszawa Centralna a Pistoia. Il biglietto, comprato qualche giorno prima in stazione a Varsavia, l'avevamo trovato in offerta a 29 euro a testa.
Questa volta dividiamo lo scompartimento con un signore polacco che fino a Vienna, per tutto il viaggio, passerà il tempo a leggere riviste e quotidiani, e con due uomini d'affari che ci lasceranno presto, infatti sono diretti a Katowice e per tutto il viaggio dormono come bambini, con la bocca completamente spalancata!
Nel sud della Polonia il macchinista non ha voglia di spingere sull'acceleratore e infatti il treno accumula una quindicina di minuti di ritardo. Durante una passeggiata nell'intercity decido di prendere il rettangolino che specifica la tratta del treno, che sta sulle porte di ogni vagone e metterla nello zaino per ricordo.
All'ora di pranzo ritorniamo al solito vagone ristorante e questa volta posso godermi un bel piatto di pierogi, ma mentre mangiamo ci fermiamo in Rep. Ceca nella stazione di Staré Město u Uherského Hradiště e notiamo subito del fumo venire da fuori.
Qualcosa non va al vagone, vedo dal finestrino che arriva il capotreno controlla qualcosa alle ruote, fa un paio di telefonate e dopo un quarto d'ora ripartiamo.
Non so cosa fosse successo, fatto sta che arriviamo a Wien Meidling con 30 minuti di ritardo rispetto all'orario prestabilito delle 14:23.
Poco male, abbiamo meno ore di cazzeggio in terra austriaca. Dopo la stancante settimana passata in Polonia e la sveglia mattutina siamo stanchi morti e decidiamo quindi di rimanere nei pressi della stazione, comprare qualcosa di tipico austriaco per la cena da sgranare in treno e passiamo le ore rimanenti a smanettare col portatile nella sala d'aspetto della stazione.
Alle 19:30 il nostro treno per tornare in Italia, trovato anche questo con l'offerta smart a 58 euro in due, parte puntuale e dividiamo lo scompartimento con quattro ragazze spagnole che fanno l'Interrail e che ahimè sono dirette a Roma Termini, quindi dormire sarà una cosa difficile.
Per fortuna dopo due chiacchiere raggiungono delle loro amiche più avanti nel treno e fino a Villach non torneranno così riusciamo a sdraiarsi quasi come nel letto e io e mio padre schiacciamo un pisolino.
Come detto prima, le spagnole nei pressi di Villach decidono di tornare nel nostro scompartimento per dormire. Loro riescono a dormire profondamente, tant'è che una di loro dorme a bocca aperta russando di tanto in tanto, mio padre anche, io invece fino a Firenze riuscirò solo a riposarmi e basta, ascoltando un po' di musica.
A Bologna Centrale è prevista una pausa di ben 27 minuti, mi alzo per passeggiare e per prendere il cartoncino rettangolare anche di questo treno.
Infine puntuali come un orologio svizzero alle 6:18 siamo a Firenze, così riusciamo a prendere il nostro regionale delle 6:38 che alle 7:15 in punto ci riporta a Pistoia.
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