Leopoli è una città dell'Ucraina occidentale e teoricamente non dovrebbe essere trattata su un sito dedicato alla Polonia. Tuttavia Leopoli è un luogo particolare. Oltre a essere bellissima, merita una menzione per il sentimento polacco ancora molto forte.
Quella che i polacchi chiamano Lwów, fino alla seconda guerra mondiale, era una città della Polonia. Tuttavia le vicissitudini successive alla Seconda Guerra Mondiale l'hanno portata in territorio ucraino, cacciando via buona parte dei polacchi che sono andati a vivere chi in Slesia, chi a Wrocław.
Vi racconto il mio viaggio nell'Ucraina del 2007.
Attenzione. Questo racconto risale a parecchi anni fa. Adesso l'Ucraina è territorio di guerra e anche a Leopoli ci sono stati parecchi attacchi con conseguenti morti. Motivo per cui, il suggerimento è di non visitarla fino al termine delle ostilità e di limitarsi, al momento, a leggere questo racconto.
Al ritorno dal Parco Nazionale di Bieszczady abbiamo deciso di dirigerci verso Przemyśl e poi fino a Medyka per lasciare la macchina e attraversare il confine a piedi.
Al confine il paesaggio è alquanto squallido con parecchie signore ucraine a vendere alcool e sigarette. In Ucraina una stecca costa circa venti hr, a sul tempo circa dieci zł (poco più di due euro) e l'alcool costa meno della carne.
Sostanzialmente il confine polacco-ucraino è una zona franca di contrabbando.
Dopo un'ora di fila per passare a piedi la frontiera si arriva ai controlli. Appaiono lenti e messi lì apposta per far perdere tempo.
Un frontaliere ucraino cerca di "aprire" il mio documento pensando fosse falso, non è consuetudine vedere passaporti italiani al passaggio pedonale.
Una coppia di ragazzi olandesi fanno la fila con noi ma lei non ha il passaporto. Spiego loro che non li faranno passare mai ma vogliono provarci lo stesso. Non li ho mai più rivisti.
Entriamo in Ucraina e prendiamo un autobus affollatissimo diretto verso Leopoli. L'autista percorre tutto il tragitto parlando con il cellulare in mano mentre una signora mi consiglia di comprarmi una stecca di sigarette da rivendere al ritorno al confine per pagarmi il viaggio. Ringrazio ma ne faccio volentieri a meno.
Arriviamo dopo circa un'ora alla bellissima stazione centrale e ci mettiamo in marcia verso il centro in cui domina il bellissimo Ratusz con l'obiettivo di raggiungere l'associazione polacco-ucraina per aiutarci a trovare una stanza.
A Leopoli, nel 2007 è molto popolare andare a dormire da privati. Noi con venti euro in tutto abbiamo dormito due notti. Certo non in un albergo a quattro stelle, ma siamo andati in Ucraina per visitarla e non per rimanere in camera.
Lo stesso posto dove abbiamo dormito, era presso un signore che parlava correttamente in polacco, che, sentendolo parlare e avendo vissuto la Polonia, l'URSS e l'Ucraina, non si sentiva appartenente a nessuno di questi paesi ma solo Lwowianky ovvero cittadino di Leopoli.
Tralasciando i vari posti che abbiamo visitato, come il bellissimo centro di Leopoli dov'è presente una gigantesca statua dedicata ad Adam Mickiewicz, la Czarna Kamienica (dove si recavano i re polacchi), il Wysoki Zamek e lo Skansen che purtroppo era chiuso (non sapevamo che l'unico giorno di chiusura era proprio il lunedì), merita una particolare menzione il Cimitero Łyczakowski.
Il luogo è particolarmente sentito sia dagli ucraini che dai polacchi in quanto sono sepolti scrittori come Maria Konopnicka, artisti vari e, soprattutto, molti caduti per la libertà polacca e ucraina.