Natale in Polonia. Usi e tradizioni

Sei mai stato in Polonia durante il periodo natalizio? Sai che il Natale è una delle festività più sentite dai polacchi? Se non hai mai vissuto questa esperienza unica, leggi questo articolo fino in fondo per scoprire le tradizioni, i rituali e le curiosità che rendono il Natale in Polonia così speciale.

 

 

Primi di dicembre: L'arrivo di Święty Mikołaj

Il Natale in Polonia inizia a farsi sentire già a inizio dicembre, quando si festeggia Święty Mikołaj, il giorno di San Nicola, il 6 dicembre.

È consuetudine che Babbo Natale visiti scuole e asili per ascoltare i desideri dei bambini e distribuire piccoli doni a coloro che si sono comportati bene durante l'anno. Non mancano visite a casa, spesso organizzate con familiari vestiti da Babbo Natale, che portano gioia ai più piccoli.

 

Mercatini di Natale in Polonia

Nel mese di dicembre, le piazze delle città polacche si riempiono di mercatini natalizi, i Jarmarki Bożonarodzeniowe, un'usanza che trae origine dalla Germania ma che si è radicata profondamente anche in Polonia. Qui puoi trovare bancarelle che offrono oggetti artigianali, dolciumi tradizionali, cibi e bevande tipiche come il grzane wino (vino caldo speziato), perfetto per riscaldarsi nelle fredde giornate invernali. Tra i mercatini più celebri ci sono quelli di Cracovia, che animano il Rynek Główny (la piazza principale) e Sukiennice con canti natalizi e luci spettacolari.

I mercatini di Natale di Cracovia sono fra quelli più conosciuti in Polonia. Ogni anno animano il Rynek e Sukiennice con decine di stand fra animazioni e canti natalizi che attirano migliaia di turisti nonostante le basse temperature. Anche quelli di Wrocław e Danzica hanno ottenuto degli importanti riconoscimenti e sono apprezzati dai tanti visitatori.

 

Tour dei mercatini di Natale Laboratorio di cucina natalizia a Varsavia

 

Vigilia di Natale

È senza dubbio il giorno più atteso delle festività di Natale. Come in Italia, le famiglie si riuniscono per il cenone ma con rituali diversi dai nostri. La cena inizia intorno alle diciotto quando i bambini vedono la prima stella in cielo.

Prima d'iniziare, il rito religioso prevede che sul tavolo ci siano delle ostie (in polacco opłatki). Ciascuno dei presenti prenderà un'ostia in mano per poi rivolgersi direttamente a ciascuno degli altri ospiti scambiandosi gli auguri per l'anno successivo. Alla fine si stacca un pezzo dell'ostia dell'altro membro della famiglia per poi mangiarlo. Il rituale procede finché non vengono scambiati gli auguri con ciascuno dei presenti. Solo allora ci si può accomodare a tavola.

Una volta seduti, la tradizione prevede che nessuno si alzi da tavola finché il cenone non è terminato. Per questo si usa riempire la tavola di tutte le portate previste o al massimo nelle vicinanze in modo da non doversi alzare. Sotto la tovaglia rigorosamente bianca viene posto del fieno, simbolo di buon auspicio nonché ricordo della Natività. La tavola è sempre imbandita per una persona in più. La tradizione prevede di lasciare sempre spazio per l'arrivo di un eventuale sconosciuto (in polacco nieznajomy) o in memoria di chi non c'è più. Il menu prevede che ci siano dodici piatti che solitamente variano in base alla regione.

Nel cenone della Vigilia non si mangia carne. Le zuppe più servite sono quella di barbabietole con i łazanki, simili ai tortellini solitamente ripieni di funghi e crauti. In altre famiglie è più popolare la zuppa di funghi. Come secondo è immancabile la carpa, un pesce povero d'acqua dolce che purtroppo è oggetto di diatriba fra commercianti e animalisti per le condizioni precarie in cui vengono portati sulle tavole.

In molti supermercati si trovano frequentemente vasche piene di carpe e sono talmente tante da impedire loro quasi di muoversi. Inoltre spesso vengono vendute ancora vive e uccise in condizioni disumane. Inutile acquistarle per poi liberarle nei laghi in quanto lo shock termico le ucciderebbe in poco tempo. La carpa viene cucinata in vari modi, fritta, a forno, sotto gelatina ecc... Insieme a essa possono essere serviti pierogi, aringhe, crauti mentre da bere c'è sempre a tavola il kompot, una bevanda a base di frutta secca cotta.

In molte regioni della Polonia vengono serviti i makówki, un dolce a base di seme di papavero da cui prende il nome (in polacco si chiama mak). Il seme di papavero è un simbolo di fertilità nonché di tranquillità. Dopo cena arriva il momento tanto atteso dai bambini: lo scambio dei regali. Come in Italia vengono tenuti sotto l'albero così com'è da tradizione la messa di mezzanotte (in polacco pasterka).

 

Albero di Natale e presepe

Gli alberi di Natale in Polonia vengono addobbati con cura, proprio come in Italia, ma spesso si utilizzano abeti veri provenienti da piantagioni. Purtroppo, il problema dei tagli illegali nelle foreste è ancora presente, sebbene ci siano crescenti iniziative di sensibilizzazione per un uso sostenibile e uno smaltimento responsabile degli alberi. Gli addobbi vengono generalmente tolti dopo l'Epifania, ma in molte case si lasciano fino al 2 febbraio, giorno della Candelora.

Il presepe è una presenza costante nelle chiese e nelle case polacche. In alcune città si organizzano presepi viventi, completi di animali veri, che attirano numerosi visitatori. Un'attrazione imperdibile è la Szopka Krakowska, un concorso di presepi a Cracovia risalente al 1937. Questo evento unico vede artigiani competere per il miglior presepe, con opere che spesso riproducono elementi dell'architettura locale.

 

Primo e secondo giorno di Natale

Quelli che per noi sono Natale e Santo Stefano, in Polonia sono chiamati rispettivamente Primo e Secondo giorno di Natale (Pierwszy i Drugi Dzień Świąt) e sono festivi come in Italia.

In questo periodo cominciano le kolędowanie dove bambini e giovani, chiamati kolędnicy girano le case e in cambio di doni intonano i canti tipici natalizi in segno di buon augurio. Anche in questi due giorni le famiglie si riuniscono per pranzo con menu che variano in base alle regione e alle tradizioni delle singole famiglie.

 

San Silvestro e Capodanno

Per la fine dell'anno in Polonia non ci sono sostanziali differenze con l'Italia. Solitamente ci si organizza con amici a casa o in feste organizzate in attesa della mezzanotte. Nelle grandi città sono organizzati concerti di vari gruppi musicali a cui partecipano migliaia di persone nonostante il rigido inverno.

I fuochi d'artificio rappresentano un problema ancora più diffuso rispetto all'Italia in quanto sono venduti liberamente nei supermercati e vengono sparati per le strade senza alcuna particolare regolamentazione. Anche in Polonia c'è una crescente opera di sensibilizzazione sulla pericolosità e sull'impatto verso gli animali, le campagne hanno sortito alcuni effetti tuttavia si è ancora ben lontani da una soluzione sul tema in grande scala.

 

Sei gennaio, Trzech Króli

In Polonia non si festeggia l'Epifania come in Italia ma è la festa dei Re Magi, chiamati in polacco Trzech Króli. Il sei gennaio si possono incontrare ancora una volta i kolędnicy vestiti stavolta da Re Magi intonando canti natalizi.

In Polonia, il 6 gennaio è diventato un giorno festivo solo dal 2011, come in Italia.

 

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