Il Parco Nazionale di Słowiński è il luogo ideale se avete voglia di camminare sulle dune come nel deserto ma con vista sul mare.
Se volete godere di paesaggi mozzafiato dai tanti fari sul Mar Baltico o se vi piace passeggiare su spiagge immense con resti di paleoforeste, allora questo luogo nell'estremo Nord della Polonia fa apposta per te.
Indice
Dove si trova il Parco Nazionale di Słowiński
Si tratta di uno dei due parchi che in Polonia affacciano sul Mar Baltico (l'altro è il Parco Nazionale di Wolin, vicino Stettino).
Si trova nel voivodato della Pomerania (woj. Pomorskie), nell'estremità settentrionale della Polonia. È posizionato fra i paesi di Łeba (a Est del parco), Ustka (a Ovest) e Słupsk (a Sud). È una zona per lo più pianeggiante. la quota più alta è di poco oltre i cento metri
Ciò che rende particolare il territorio è la presenza delle dune mobili, ovvero estesi lembi di sabbia provenienti dalla costa adiacente in continuo movimento a causa dell'intensa azione eolica. Proprio per la loro presenza, nel 1977, al Parco Nazionale di Słowiński è stato attribuito il titolo di Riserva della Biosfera dell'UNESCO.
All'interno del parco sono presenti due grandi laghi, il lago Łebsko (il più grande, a Est del parco) e il lago Gardno (più piccolo, più a Ovest). Un tempo questi luoghi erano mare aperto ma con l'azione di sedimentazione si sono create dei lembi di terra che hanno chiuso lo sbocco sul mare portando alla formazione di questi laghi. Stesso destino dovrebbe toccare alla Penisola di Hel a circa 100 km a Est se non ci fossero stati interventi antropici.
Proprio l'intensa azione erosiva ha portato a un vistoso indietreggiamento della costa e della foresta immediatamente adiacente. Le testimonianze sono date dai resti di tronchi della paleoforesta, la cui età risale anche fino a 10.000 anni e dallo strapiombo fra la spiaggia e l'entroterra che consente l'affioramento degli strati sottostanti.
Łeba
Piccolo centro di pescatori immediatamente a Est del parco nonchè meta di tantissimi turisti nel periodo estivo nonchè punto di partenza ideale per visitare il Parco Nazionale di Słowiński. Ricco in campeggi, alberghi, locali, ristoranti, con un porto e teatro di lunghe passeggiate in riva al mare.
A causa del forte business legato al turismo, soprattutto nel periodo estivo non è possibile godere della caratteristica architettura delle vecchie case dei pescatori e della ul. Kościuski. Tuttavia a differenza di Hel è abbastanza grande da sostenere un turismo di massa.
Passeggiando per il paese, si incontrano diversi chioschi e punti di ristoro dov'è possibile gustare del pesce fresco e affumicato. Il salmone (łosoś in polacco) è una particolare prelibatezza del luogo. È possibile mangiarlo alla griglia presso uno dei tanti ristoranti oppure compralo affumicato nei vari chioschi, sia pezzi interi che sotto forma di vere e proprie salsicce. Per chi vuole portare qualcosa a casa può chiedere anche un confezionamento sottovuoto.
Oltre al salmone si possono gustare dei merluzzi (dorsz in polacco) e sogliole (flądra in polacco) alla griglia. Per chi vuole invece prepararsi da soli una grigliata di pesce in uno dei tanti campeggi di Łeba, può acquistare direttamente dai pescatori del pesce appena pescato. È inoltre possibile chiedere agli stessi pescatori di pulire il pesce per averlo già pronto per la grigliata.
Durante il tramonto i turisti in blocco si spostano in massa verso il porto e sulle spiagge per godere del bellissimo paesaggio nelle giornate in cui il cielo è sereno. Per gli appassionati di rafting esiste la possibilità di andare su gommoni di circa una ventina di posti per godere dei brividi dell'alta velocità.
Duna Łącka
Da Łeba è possibile raggiungere a piedi la Duna Łącka, la più grande dell'intero Parco Nazionale di Słowiński. Per arrivarci occorre camminare per circa 1,5 km fino a Rąbka (il tratto si può fare sia in bicicletta che in macchina) dove si trova un parcheggio all'altezza dell'ingresso del parco.
Il modo migliore per visitare la duna per ritornare a Łeba attraverso la spiaggia è a piedi. Infatti in bici si sarebbe costretti a portarla con se sia sulla duna che sulla spiaggia, impresa alquanto ardua. Per chi volesse tornare indietro dal percorso precedente, dovrebbe pagare per parcheggiare la bici nei pressi della duna.
Stessa cosa in macchina, si perderebbe piacere di una passeggiata lungo la costa. Da Rąbka parte un viale di circa 6 km percorribile a piedi in un paio d'ore o in bici. In alternativa ci sono diverse navette a motore elettriche che portano direttamente alle dune.
A dire il vero queste navette sono troppe e disturbano la tranquilla passeggiata a piedi dei visitatori, oltretutto si perderebbe il piacere di una bella passeggiata in mezzo ai boschi adiacenti al Lago Łebsko.
A metà strada si arriva a Ruiny wyzturni, un piazzale dove, sulla destra, si può visitare una piccola base missilistica costruita dai tedeschi durante la guerra.
Dalla parte opposta dello spiazzale è possibile prendere un traghetto che porta dall'altra parte del lago verso Kluki. I traghetti sono circa una volta alla settimana con incluso un intero pacchetto di visite guidate nei dintorni.
Durante il percorso, fra gli alberi, è possibile percepire la presenza di dune (non visitabili), ma è la Duna Łącka la vera meta. Appena arrivati si incappa subito in un muro di sabbia. Salendoci sembra di ritrovarsi improvvisamente nel deserto: distese di sabbia fanno da sfondo a un paesaggio completamente diverso rispetto a quello vissuto fino a poco prima e il godere di questo contrasto è un motivo in più per percorrere a piedi l'intero percorso.
La duna prende il nome dalla località di Łącka, interamente sepolta dall'attività del vento e che ha la sua massima espressione proprio nel periodo primaverile ed estivo, mentre riduce la sua altezza nel periodo autunnale e invernale.
Salendo sulla duna soffia sovente un forte vento di Ponente che aumenta proseguendo il percorso turistico verso la spiaggia. Da lì si può godere del paesaggio costiero con alberi alti decine di metri sullo sfondo radicati su una costa in progressivo arretramento a causa dell'erosione.
Spiaggia del Parco Nazionale di Słowiński
Giunti in spiaggia dalla duna, si volta verso destra con destinazione Łeba. La passeggiata per il ritorno è di circa otto chilometri e dura tre ore.
In questi si può notare come l'attuale spiaggia era un tempo foresta: oltre agli alberi prossimi alla costa inclinati se non completamente caduti, si notano resti di tronchi ben radicati nella sabbia e altri che possono raggiungere un'età anche di circa 10.000 anni.
Questo è dovuto all'intensa attività erosiva da parte del mare che ha portato a un progressivo indietreggiamento della costa: spesso, fra la spiaggia e la foresta, c'è un “muro” di sabbia alto anche una decina di metri.
Da un punto di vista faunistico, si noteranno tantissimi gabbiani che volano nei dintorni della spiaggia e che spesso atterrano alla ricerca di cibo. Una volta il parco era anche meta fissa delle foche del Baltico. Tuttavia, a causa della massiccia presenza antropica, adesso è molto più difficile trovarle anche se è una possibilità da non escludere.
Smołdzino
Nella parte centrale del Parco Nazionale di Słowiński sono presenti altre attrazioni: a Smołdzino in ul. Michała Mostnika si trova la sede del del Parco Nazionale di Słowiński.
In questo museo sono presenti esemplari della fauna e della flora che caratterizzano il parco nonché illustrazioni e materiale educativo per le scolaresche. Il tempo di permanenza medio presso il museo è di circa venti minuti.
Tornando sulla ul. Kopernica c'è una curiosità: proprio nella parte interna di un curvone verso destra si trova un monumento in memoria dei soldati sovietici dell'armata rossa caduti per "liberare" la gente del posto dai tedeschi. Ha una vistosa stella in cima e scritte in cirillico.
Il monumento è da tempo oggetto di diatriba fra chi vuole abbatterlo e chi vuole mantenere la memoria. Negli anni novanta la sua base è stata aperta in quanto si ipotizzava che al posto dei soldati sovietici ci fossero vittime polacche, teoria che alla fine è stata smentita.
Proseguendo sulla strada principale, sulla ul. Jeziorna (subito fuori paese), si arriva a Rowokół, una collinetta di 115 metri che però rappresenta la più alta cima del parco.
Salendo lungo la foresta si arriva in cima dove è presente una vecchia stazione militare con una torretta in metallo (platforma widokowa in polacco) dove, previo pagamento di un biglietto, è possibile salire e godere del paesaggio di tutto il parco e del mar Baltico.
Czołpino
Partendo da Smołdzino, ci si può spostare verso Czołpino, dov'è presente uno dei tanti Fari sulle coste del Mar Baltico. Da ul. Mickiewicza si troverà un'indicazione in legno che porta verso una strada provinciale. Si troverà più in avanti l'indicazione proprio per Czołpino sulla sinistra.
Si troveranno diversi parcheggi, sebbene, nei periodi estivi, la zona risulta parecchio affollata e si è costretti a lunghe camminate prima di raggiungere il faro. Per raggiungerlo occorre seguire le indicazioni (latarnia morska in polacco), attraversare il bosco e una salita non particolarmente impegnativa.
Sul posto è possibile leggere informazioni sulla sua origine e sulle sue caratteristiche tecniche. Tuttavia le informazioni sono quasi esclusivamente in polacco.
Il faro di Czołpino è stato costruito nel 1875, dove, da un'altezza di 56 m sul l.d.m., si può godere di un ulteriore paesaggio del parco. Data la vicinanza, è probabilmente il punto dove si nota maggiormente la grandezza delle dune mobili.
È inoltre possibile raggiungere la Duna di Czołpino passeggiando per circa un'oretta fino alla spiaggia. Proseguendo è possibile tornare indietro nel punto di partenza attraverso un altro sentiero adiacente a quello di andata.
Kluki
Tornando da Czołpino, si può riprendere la strada principale e proseguire per Kluki per visitare il museo all'aperto (skansen).
Nel museo si possono visitare edifici caratteristici dell'architettura del luogo fra il XIX e il XX secolo. Tutto è ancora ben conservato, dalle case ai mobili fino alle vettovaglie.
Il territorio ha una storia particolare in quanto ha subito un processo di germanizzazione lungo duecento anni. Dopo la seconda guerra mondiale e il cambiamento dei confini sono diventati un popolo senza patria. La gente del posto non si sentiva nè casciuba nè polacca bensì tedesca, cosa che In Polonia ha fatto storcere il naso a molti.
Passeggiando all'interno dello skansen si possono visitare le varie costruzioni. Si notano subito i tetti in paglia ancora ben conservati.
All'interno il tetto è molto basso in quanto proporzionato alle altezze medie di quel periodo. Si possono notare letti, tavoli, antiche foto, documentazione del periodo, mappe con l'evoluzione del processo di germanizzazione e strumenti utilizzati nella vita comune. In uno di questi edifici viene tenuto ancora oggi un gregge di pecore.
Stilo
Un'ulteriore attrazione del Parco Nazionale di Słowiński, però situato al suo esterno, è il faro di Stilo.
Situato a Est di Łeba, è alto fino a 45 m s.l.m., costruito nel 1904 in seguito alla decisione del governo prussiano di dotare i dintorni di Łeba di un altro faro. Esternamente appare diverso dal faro di Czołpino. Infatti, mentre il primo è di un mattonato rossastro, a Stilo il faro è tinteggiato di nero, bianco e rosso.
Pur trovandosi fuori dall'area del parco, da lì si può godere comunque del panorama sul Baltico e sulle dune. Al suo interno vengono spesso ospitate mostre d'arte, informazioni sui fari della costa polacca dal suo contesto storico fino agli aspetti più tecnici.
Consigli importanti
La Duna Łącka non è interamente visitabile quindi attenti alle recinzioni e limitatevi a seguire il percorso turistico.
Non entrate nella foresta fuori dal sentiero turistico. Il terreno è ricco di licheni, ovviamente protetti, che vanno preservati e quindi non vanno calpestarli.
Lungo la spiaggia, a causa dell'ignoranza e dell'eccessivo turismo, capita di trovare rifiuti anche sugli antichi fusti d'albero presenti sulla spiaggia. In questi casi è senso civico raccoglieteli e portateli via anche se non li abbiamo lasciati noi.
Si può incontrare qualcuno incauto che, nel tentativo di scattare una foto ricordo, rischi di danneggiare importanti strutture come gli stessi antichi fusti d'albero sulla spiaggia. Non ponetevi problemi nel rimproverare chi si atteggia in azioni deplorevoli o potenzialmente dannose. In caso, chiamate i responsabili del parco.
Lungo il parco sono presenti cartelli in cui si segnala il possibile incontro con delle foche lungo la spiaggia. Le spiegazioni sono sempre in polacco ma riassumono che occorre stare a debita distanza in quanto non sono abituati alla presenza dell'uomo, possono quindi scappare in mare oppure attaccare.
È fondamentale evitare di provare a dare loro del cibo. Al contratto, occorre provare a capire se gli animali stanno bene. Se sono feriti o ammalati occorre contattare immediatamente i responsabili del parco.
Si ricorda, inoltre che è vietato l'ingresso ai cani. La spiaggia è spesso frequentata da gabbiani e cormorani oltre ad altri animali che vivono nella foresta. L'eventuale presenza di animali domestici anche se al guinzaglio e con la museruola può essere molto pericolosa per non parlare del rischio di multe.
Parco Nazionale di Słowiński con i bambini
Il parco può essere tranquillamente visitato con i più piccoli. Sconsigliata la carrozzina all'interno del parco in quanto del tutto inutilizzabile sul terreno sabbioso. Meglio trasportare i più piccoli su uno zainetto per neonati.
In estate il sole può battere forte soprattutto sulla spiaggia e sulle dune. Bene essere preparati. Per ulteriori informazioni vi rimandiamo al nostro articolo sulla Polonia con i bambini. Viaggiare sicuri.
Come raggiungere il parco di Słowiński
Łeba è il posto con maggiore afflusso turistico nella zona. Sul posto ci sono diverse strutture turistiche fra hotel, case private e camping. Per raggiungere Smołdzino o Stilo sono presenti diversi autobus privati a 15 posti che partono dalla Stazione di Łeba o da ul. Kościuski.
Per raggiungere il parco da Danzica serve circa un'ora in macchina. Occorre seguire la S6 per Reda per poi svoltare a sinistra verso Wejherowo.
Si prosegue fino ad alcuni km prima di Lębork dove si troveranno le indicazioni per la strada n. 214 che porta a Wicko e Łeba. Se si vuole raggiungere Smołdzino occorre girare, appena arrivati a Wicko, sulla 213 seguendo le indicazioni.
A Łeba si può arrivare in treno da Lębork. La stazione è molto vicina al centro del paese. Tuttavia i collegamenti sono attivi solo nel periodo estivo.
Mappa del Parco Naizonale di Słowiński