La Polonia e i sogni caraibici

Sarà la voglia di caldo o d'immaginare la Polonia per quella che non è, ma negli ultimi tempi il termine di "Maldive polacche" o "Croazia polacca" sta diventando alquanto di moda.

Terreni devastati dalle attività minerarie vengono restituiti alla natura in condizioni disastrose. L'effetto dell'acqua che riempie le ingerenze umane investe la mente di sogni caraibici magari degustando un drink sotto una palma senza allontanarsi dal proprio paese.

Sebbene il riscaldamento globale sia un dato di fatto, siamo ancora lontani dal vedere piante tropicali in Polonia e per godersi le Maldive saremo ancora costretti a un volo intercontinentale.

Ma quali sono questi posti distrutti dall'uomo e restituiti alla natura? Ve li raccontiamo.

Osadnik Gajówka

Le foto di questo serbatoio nel voivodato della Grande Polonia (wój. Wielkopolski) nei pressi della città di Turek e non lontano Łódź stanno spopolando in rete. In effetti guardandole si nota un'acqua cristallina con colori caraibici che stanno attraendo fotografi e modelle alle prime armi.

Il problema è che è diventata un'attrazione per diversi curiosi disposti a sorbirsi chilometri per visitare questa potenziale trappola mortale che fino a ora ha causato per fortuna solo qualche lieve bruciatura.

Si tratta infatti di un serbatoio artificiale dove la centrale elettrica a carbone Adamów scaricava le sue ceneri. La centrale è stata dismessa nel 2018 a causa degli eccessivi costi di conversione necessari alla riduzione delle emissioni. Il colore bianchissimo e la granulometria rende l'acqua di colore turchese attorno a cenere (non sabbia) bianchissima creando un piacevole scenario non certo consono ai paesaggi polacchi. Tuttavia è e resta una discarica di materiali pericolosi.

Non per nulla, il pH dell'acqua è intorno ai 12 quindi fortemente basico. Ha le proprietà chimiche uno sbiancante, sostanzialmente sarebbe come fare il bagno nella candeggina. Non per nulla, sempre secondo quanto letto in rete, alcuni curiosi della domenica sono già tornati a casa con lievi ustioni.

Anche le rive attorno al lago sono pericolose in quanto fortemente instabili. Chi passeggia da quelle parti rischia di sprofondare. Di quanto non è dato saperlo ma è meglio non scoprirlo.

L'area della centrale elettrica è recintata con tanto di segnali di divieto e indicazioni sui rischi. Tuttavia gli accessi vengono sistematicamente violati e continuano ad aumentare spinti dal tran-tran della rete.

Al momento il territorio non è strutturato per l'afflusso turistico ma non si esclude che più avanti venga fatto qualcosa per recuperare l'area e ammirare questo ritorno alla natura seppur a debita distanza. Ma al momento non è così.

Ammetto di non esserci mai stato e non lo farò finché non sarà un giorno fruibile ai turisti.

L'articolo verrà periodicamente aggiornato, nel frattempo non andateci!

Diavoli di sabbia di Emilio Pontillo

Park Gródek di Jaworzno

Park Gródek a Jatorzno - vista dal basso

 

Anche in Slesia a pochi chilometri da Katowice è stato restituito alla natura un angolo dilaniato dalle attività antropiche ma con la differenza e che è in atto una radicale conversione in un'area naturale nel rispetto dell'ambiente e della biodiversità.

Una volta l'area era adibita a cava di dolomiti ma negli anni '90 l'azienda che la gestiva è andata in forte crisi economica tanto che nel 1997 è stata staccata loro la corrente causa mancati pagamenti. Di conseguenza, si sono spente le pompe allagando la cava che nel giro di poche ore ha riempito due grosse depressioni trasformandole in laghetti.

Non per nulla nel fondale del laghetto principale, a una quindicina di metri di profondità, si trovano ancora ruspe e altri materiali per lo scavo e adesso sono delle piacevoli attrazioni per i sommozzatori.

Attorno ai laghetti è stato creato un percorso campestre con alcune illustrazioni sulla storia, la botanica e la geologia del luogo. Nella parte settentrionale all'ingresso del parco è stato creato un arboreto (o arboretum), ovvero un orto botanico con alberi e cespugli sia autoctoni che alloctoni. È già un'area piacevole da visitare ma i veri effetti si vedranno fra alcuni anni quando le piante saranno cresciute.

Nella parte orientale, dove una volta si trovava la discarica comunale, è in atto la conversione in una prateria di circa venti ettari.

Park Gródek a Jatorzno - passerella in legno

 

L'attrazione principale è lo zbiornik Wydra, il laghetto più piccolo protagonista di tante fotografie sia in rete che su questa pagina. Oltre all'acqua limpida con colore tendente al turchese, sulle sue rive è stata installata una passerella in legno con gazebo che in effetti ricordano alcuni paesaggi caraibici.

Wydra è il nome polacco della lontra, per questo sotto un gazebo si trova una scultura diventata attrazione per i più piccoli.

Importante sottolineare che non è un luogo di balneazione. Il laghetto principale è chiuso ai turisti mentre attorno al Wydra si può passeggiare e godere delle sue rive. Quindi non andateci in costume e lasciate l'ombrellone a casa.

Forse non saranno le Maldive, tuttavia la conversione di un'area fortemente degradata restituita ai cittadini come luogo d'interesse naturalistico è fortemente da lodare.

Andateci!

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