Marzanna è una figura tipica della tradizione polacca. Rappresenta la dea slava dell'inverno e della morte e viene rappresentata da una vecchia signora fatta di paglia.
Vi racconto la leggenda di Marzanna e di come i polacchi battezzano l'arrivo della primavera.
La leggenda di Marzanna (in italiano si pronuncia, più o meno, majanna) ha radici antiche nell'Europa orientale e ha subito diverse evoluzioni e adattamenti nel corso dei secoli.
In origine, Marzanna era una dea slava della fertilità e della rinascita, venerata durante il periodo dell'equinozio di primavera. Con l'avvento del cristianesimo, la figura di Marzanna fu associata alla morte e all'inverno e venne considerata una figura negativa e demoniaca.
In Polonia, la tradizione del bruciamento di Marzanna era una celebrazione popolare che si svolgeva alla fine dell'inverno. Secondo la leggenda, la figura di Marzanna veniva costruita dalle donne dei villaggi usando paglia, legna, tessuti e altri materiali.
La figura veniva poi portata in processione attraverso il villaggio, accompagnata da canti e balli. Durante la processione, la gente colpiva la figura di Marzanna con bastoni e rami, rappresentando così la fine dell'inverno e delle difficoltà vissute.
Alla fine della processione, la figura di Marzanna veniva bruciata o annegata, a seconda della tradizione locale. Questa parte della celebrazione rappresentava la morte dell'inverno e la rinascita della natura, la fine del freddo e della neve e l'inizio della primavera.
Questa tradizione simbolizzava il rituale della morte dell'inverno e l'arrivo della primavera, la rinascita della natura e la fine del freddo e della neve. Era anche considerata una forma di purificazione, in cui la vecchia Marzanna portava via le malattie, le sofferenze e le difficoltà dell'inverno.
Ancora oggi, in alcune parti della Polonia, la tradizione del bruciamento di Marzanna viene celebrata, soprattutto nelle scuole e nelle comunità locali. È una festa molto attesa, soprattutto dai bambini, che adorano costruire la figura di Marzanna e partecipare alla processione.
In alcune versioni della leggenda polacca di Marzanna, la figura della dea viene annegata anziché bruciata. In polacco questo rito viene chiamato Topienie Marzanny.
Secondo queste versioni, la figura di Marzanna veniva costruita con paglia e vestiti vecchi, e poi portata in processione verso un corso d'acqua, come un fiume o un lago. Qui la figura veniva gettata in acqua e lasciata affondare.
Anche questa tradizione simbolizzava la fine dell'inverno e l'arrivo della primavera, poiché l'acqua rappresenta la purificazione e la rinascita. Inoltre, l'annegamento di Marzanna rappresentava anche la fine delle difficoltà e delle sofferenze dell'inverno, che venivano portate via dalla dea.
Dopo il bruciamento o l'annegamento di Marzanna, la gente si lavava in un corso d'acqua vicino, simboleggiando la purificazione e la rinascita.
Sia la tradizione del bruciamento che quella dell'annegamento di Marzanna sono state praticate in diverse parti della Polonia e sono entrambe considerate parte della stessa celebrazione di primavera. Tuttavia, la tradizione del bruciamento sembra essere più comune e diffusa, soprattutto nelle aree rurali del paese.
Personalmente ho partecipato una volta alla processione nel 2019. Marzanna, fatta di paglia e vestita con abiti tipici, veniva portata in processione da bambini, soprattutto disabili, per poi portata su un ruscello e lasciata andare (veniva dopo recuperata per non inquinare il corso d'acqua). I partecipanti erano a centinaia e hanno così salutato l'arrivo della primavera.