Kriváň, la montagna simbolo della Slovacchia

Il Kriváň con i suoi 2.494 metri è la montagna simbolo della Slovacchia nonché una delle mete più ambite per il significato a livello nazionale e per la fattibilità del sentiero.

Vi racconto l'escursione sulla montagna sacra che domina gli Alti Tatra slovacchi.

 

 

Partenza da Tri studničky

Certo qualcuno potrebbe constestare il fatto di trovare una cima slovacca su un blog che parla di Polonia. Ma qui si parla molto di Monti Tatra e le cime in territorio slovacco meritano il suo spazio.

Inoltre, adoro i Tatra slovacchi per il suo carattere selvaggio e per il minor flusso di turisti rispetto al versante polacco nonostante la piacevole domenica di luglio. Ciò mi permette di godere al meglio dei piaceri dell'escursione.

Il percorso per il Kriváň (Krywań in polacco, ma manterrò il nome slovacco) programmato comincia dal suo versante Sud occidentale, prosegue a Sud e chiude in circuito.

L'ascesa prevista è di millequattrocento metri con una durata di oltre otto ore includendo le pause.

Il punto esatto di partenza è il parcheggio di Bývalá Važecká chata dove pagando cinque euro è possibile lasciare la macchina per tutto il giorno.

L'escursione comincia in discesa per circa quindici minuti in direzione di Tri studničky lungo il sentiero verde e rosso.

Sotto le indicazioni si trova una roccia con sopra una targa riportante la scritta na Pamäť národných výstupov na Kriváň ovvero «in memoria delle ascensioni nazionali sul Kriváň.»

Il Kriváň appare con la sua cima di fronte a noi con un versante occidentale finale in ripida salita e quello orientale con pendenze minori ma con maggiori irregolarità.

Giunti a Tri studničky, a quota millecentoquarantuno metri, comincia la salita che non darà tregua fino alla cima. I cartelli indicano un tempo di tre ore e quarantacinque minuti per raggiungere la cima del Kriváň.

 

Sentiero verde da Tri studničky a Krivánsky žľab

Capriolo in osservazione degli escursionisti

 

La durata di questo tratto è di circa due ore e mezza con pendenze sono costanti durante tutto il percorso.

Salendo si gode della variazione della vegetazione con la quota. La foresta lascia sempre più spazio a conifere ad altezza d'uomo mentre il panorama dei rilievi a occidente con i 2.039 metri del Križna si fa nitido. Si cammina continuamente su roccia appositamente in posto per facilitare la salita.

Mentre siamo ancora immersi nella foresta, notiamo un'indicazione per visitare un bunker partigiano. Tuttavia pur trovandosi a solo un minuto di distanza preferiamo proseguire la salita senza deviazioni per risparmiare le forze. L'esperienza della deviazione in salita sul Rysy ci è servita.

Superati i milleottocento metri si passa a una fascia climatica tipicamente alpina. La vegetazione lascia spazio alle rocce mentre un capriolo ci osserva dalla cresta sopra di noi.

L'arrivo a Krivánsky žľab, dove si trova l'incrocio con il sentiero blu, avviene nei tempi prestabiliti.

 

Sentiero blu da Krivánsky žľab alla cima del Kriváň

Krivánsky žľab

 

Da Krivánsky žľab si può già godere di un piacevole panorama lungo i rilievi a occidente e la valle slovacca più a Sud. Tuttavia per i migliori paesaggi occorre salire ancora. Al momento ci troviamo a duemilacento metri di altezza.

Il sentiero blu verso la cima del Kriváň è il tratto più difficile di tutta l'escursione. Le pendenze non sono più elevate rispetto al sentiero verde ma è tutto su roccia in posto fortemente inclinata e sono tanti i passaggi in cui occorre arrampicarsi con le mani.

Rispetto ad altri sentieri come il Kościelec in Polonia non presenta passaggi tecnicamente complicati e pericolosi, tuttavia la sensazione è che questo tratto sia un po' più complicato confrontandolo con il versante slovacco del Rysy anche per la totale assenza di appigli come catene e maniglie.

Il sentiero è comunque ben segnalato sulle rocce. È importante seguirli perché in caso di scarsa visibilità si corre il rischio di perdersi e cadere lungo uno dei lati del sentiero con conseguenze mortali.

Inoltre, bisogna stare attenti agli escursionisti in discesa lasciando l'opportuno spazio per muoversi tutti in sicurezza.

Raggiunto il Malý Kriváň a quota 2334 metri (da confondere con la cima sul Mala Fatra) si apre un ampio panorama del sottostante Krivánske Zelené pleso, un lago glaciale incastonato fra le rocce granitiche. Questo specchio d'acqua farà da piacevole scenario dalla cima.

 

Cima del Kriváň

Croce simbolo della Slovacchia sulla cima del Krivan

 

Giunti sui 2.494 metri, l'ampia cima del Kriváň accoglie noi e i tanti turisti presenti. Infatti è sufficientemente estesa per muoversi in sicurezza e per bivaccare per qualche minuto nelle belle giornate anche in presenza di decine di escursionisti.

Caratteristica è la sua croce in legno che è riportata anche sulla bandiera slovacca e su alcune monete di euro slovacche. Nelle giornate d'intenso escursionismo capita spesso di dover mettersi in fila per una foto ricordo comunque d'obbligo.

Accanto, su una roccia, è riportato lo stemma slovacco con la croce in ferro mentre, dal lato opposto, su un'altra sono riportate due targhe.

Una riporta una poesia di Mikuláš Dohnány, poeta slovacco che con le sue parole dà il benvenuto sul libero Kriváň mentre un'altra ricorda la scalata di Ľudovít Štúr risalente al sedici agosto del 1841.

Accanto a questa targa si trova una cassetta in metallo con un registro. Chi vuole può lasciare la propria firma a testimonianza dell'escursione. Se sarete fortunati al suo interno troverete pure una penna. Ricordatevi però di riporla al suo interno e di chiudere bene lo sportello.

Chi sale sul Kriváň lo fa anche per godere dei suoi splendidi panorami. Nelle belle giornate si vedono chiaramente altre cime dei Tatra slovacchi non raggiungibili da sentieri turistici mentre il Rysy è troppo lontano per essere riconosciuto.

Avvicinandosi al versante settentrionale, dove sono state accumulate delle rocce a protezione dal vento, svetta la cima dello Hrubá Kopa.

 

Discesa sul sentiero blu dalla cima del Kriváň a Jamské pleso

Kriváň, paesaggio dalla cima

 

La discesa dal Kriváň non presenta particolari difficoltà a condizione di trovare le rocce asciutte. In vari tratti occorre sedersi per scendere in sicurezza ma chi ha già altre cime alle spalle può affrontare la discesa senza problemi.

Occorre però prestare molta attenzione alle rocce franate. Soprattutto nei periodi di elevato flusso turistico è possibile la caduta di rocce in particolare nei dintorni dello Krivánsky žľab dove molti escursionisti si fermano per riposare.

Da Krivánsky žľab si prosegue stavolta lungo il sentiero blu in direzione di Jamské pleso. La discesa avviene con pendenze contenute e con i Bassi Tatra sullo sfondo.

In particolare, a Ovest, scendendo appare sempre più evidente il Liptovská Mara, il lago nei pressi della città di Liptovský Mikuláš.

 

Sentiero rosso da Jamské pleso a Bývalá Važecká chata

Jamské Pleso

 

Giunti al termine della discesa si arriva ai 1448 metri di Jamské pleso, ovvero il laghetto adiacente all'incrocio. Il lago è visitabile all'inizio del sentiero rosso che noi affronteremo verso Ovest.

L'intero tratto prosegue su un fondo morbido al cospetto di quello roccioso affrontato fino a quel momento. Ciò però comporta la presenza di alcuni tratti fangosi che possono essere affrontati con delle deviazioni.

Il sentiero prosegue per lo più attraverso la foresta con vista limitata sulla pianura circostante. Inizialmente si cammina su un tratto pressoché pianeggiante ma dalla seconda metà le pendenze aumentano in discesa fino ad arrivare al parcheggio iniziale di Bývalá Važecká chata.

 

Come prepararsi all'escursione sul Kriváň

Quella del Kriváň è un'escursione per chi ha già esperienza di montagna ed è in grado di affrontare ascese di questo tipo.

Non presenta difficoltà tecniche a parte quella di muoversi agilmente fra le rocce senza panico dovuto all'altezza e alla precarietà del sentiero.

I bastoncini telescopici sono consigliati lungo tutta l'escursione a parte sul sentiero che porta dal Krivánsky žľab alla cima del Kriváň sia in salita che in discesa.

Confrontato con altre cime, si può definire alla stregua del versante slovacco del Rysy e del Giewont, mentre altre come il Kościelec sono sicuramente più ostiche.

È fondamentale acquistare un'assicurazione per tutti i giorni di escursione previsti. Il servizio di soccorso slovacco è a pagamento e, in caso d'intervento, possono essere fatturate quote di parecchie centinaia di euro.

 

Come arrivare alla base del Kriváň

La città più grande nei dintorni è Poprad e può essere una comoda base di partenza.

L'autostrada D1 che collega Žilina alla vicina Poprad passa a poca distanza. Per ulteriori informazioni su come funziona l'autostrada slovacca vi invito a leggere il mio articolo.

In aereo i collegamenti diretti con l'Italia avvengono da Bratislava o dalla Polonia.

Nel periodo estivo sono attivi collegamenti in autobus fra i Tatra slovacchi e Zakopane.

 

Quando salire sul Kriváň?

Allo scopo di proteggere il delicato equilibrio naturale, il sentiero è chiuso dal primo novembre al quattordici giugno dell'anno successivo.

 

Mappa del percorso

 

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